Elisa Mazzieri
- 04/12/2023 06:38:00
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Trovo il mio personale perno, nella lettura di questa tua notevole narrazione in "la meccanica può essere una sana abitudine". Ci ritrovo, invertita, la versione ante censura di "Scarpette rosse". In effetti, il riferimento ai pattini e allandirivieni richiama la fine disgraziata della protagonista. In questa tua lirica, non cè spazio per lamore, tuttavia neanche per un dolore dilaniante. Il re prende, la preda adorante è preda adorante ma non rassegnata eppure, sembrerebbe, senza scampo quando "vuota si muove nel castello..." e quando il re la ritrova e la "espone" E così il re può ( o piuttosto deve? - commuoversi) al ricordo del prima.
Perdonami linterpretazione che parte da un assunto del tutto personale, ma se la poesia appartiene anche a chi legge, io scorgo qui una meravigliosa e eterna storia drammatica venata di ironia e critica pungente in tre atti
Grazie moltissimo per i tuoi versi Con stima Elisa
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Emanuela Lazzaro
- 03/12/2023 22:14:00
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è una poesia con una forte connotazione di attualità sia perchè si tratta di una fanciulla sia perché si parla della sua storia e delle sue (dis)abilità. E tu probabilmente vuoi mostrare proprie le abilità di una persona disabile, la sua forza e le sue fragilità. è un approccio che mi piace poichè vuoi dare una visione diversa, oltre che umana ma soprattutto vera e vicina al mondo che forse un po ti appartiene.
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